Nel 2003, Marc Restellini decide di creare un proprio museo a Parigi, pensato come un luogo di cultura, di mostre e di dialogo tra arti ancora sconosciute a Parigi. Situata in piazza della Madeleine, La Pinacoteca di Parigi ottiene subito grandi riconoscimenti, e, a partire dal 2011, apre un secondo luogo per mostre e Collezioni. Grazie alla magistrale regia di Marc Restellini, con le monografie su Soutine e Utrillo-Valadon, la proposta di tematiche audaci (Pollock e lo sciamanesimo; Giacometti e gli Etruschi) e la presentazione di opere inedite (tesori nazionali cinesi e messicani), la Pinacoteca di Parigi registra una serie di importanti successi.
Imprenditore culturale raffinato, Marc Restellini ha sempre considerato l’Asia la culla della cultura del futuro. E’ d’altronde sulla base di questa visione comune che egli si associa con il governo di Singapore, e firma con esso un accordo per aprire una nuova Pinacoteca, presso gli edifici storici di Fort Canning, all’interno della Città-Stato.
Con il suo approccio curatoriale unico, per un decennio Marc Restellini ha partecipato da protagonista al dibattito culturale parigino, contribuendo con il suo savoir faire alla metamorfosi del sistema museale francese in tema di:
– Scenografia (colori delle sale, pedagogia dei testi, lavoro sui contenuti del soggetto…)
– Allestimento e illuminazione delle opere (esposizioni vicine e illuminazioni specifiche, ritorno ad un allestimento più ravvicinato delle opere, affinché ci sia un maggiore dialogo tra esse)
– Trattazione dei soggetti della storia dell’Arte (rilettura di artisti, dialogo tra civiltà, trasversalità, universalità, doppie mostre in dialogo tra loro)
– Rilettura di artisti (Pollock, Munch, Giacometti, Van Gogh …)
– Scoperta di importanti collezioni (Jacqueline Picasso, Collezione Kremer, Collezione Netter, Collezione Gerstenmaier…)
– Riscoperta di civiltà lontane e di importanti periodi della storia (I Guerrieri in terra cotta di Xi’an, gli Incas, i Maya, l’Età d’oro Olandese, l’Espressionismo Tedesco…)
– Scoperta di artisti mai esposti in Francia e reclamati ad altre istituzioni (Soutine, Lichtenstein, Utrillo, Valadon, Hiroshige, Munch, Georges Rouault, Tamara de Lempicka…).